Che la terza dimensione non facesse bene agli occhi dei bambini nell'età dello sviluppo non è una novità, ma Nintendo ha tenuto a precisarlo in un comunicato stampa pubblicato sul suo sito giapponese in vista del lancio della suo console portatile 3DS.
“Il 3D può causare strabismo nei bambini di età inferiore ai 6 anni”
Vietati ai minori di 6 anni - L'arrivo della Nintendo 3DS è previsto per marzo del prossimo anno. Si tratta dell'ultima sfida “portatile” del produttore giapponese con uno schermo da 3,53 pollici nel formato widescreen (16:9) per giocare in 3D senza l'uso di speciali occhialini. Nintendo, però, mette in guardia sui rischi che la terza dimensione può avere sullo sviluppo della vista nei bambini di età inferiore ai sei anni e consiglia ai genitori di impostare la modalità in 2D per i loro figli. La console, infatti, permette di passare dalle due alle tre dimensioni, e viceversa, tramite un apposito interruttore, e di bloccare la 3DS sul 2D grazie a un apposito PIN. Nintendo consiglia anche ai grandi di prendersi una pausa ogni 30 minuti per evitare spiacevoli inconvenienti come giramenti di testa e senso di nausea.
Occhio allo strabismo - Il principale rischio per i bambini è lo strabismo, una deviazione degli assi visivi causata dal malfunzionamento dei muscoli oculari. In pratica gli occhi non guardano contemporaneamente lo stesso oggetto: uno si muove normalmente, mentre l'altro fissa da un'altra parte con il risultato di una perdita del senso di profondità. Solo all'età di sette anni, quando lo sviluppo della visione può considerarsi concluso, che il bambino è in grado di percepire correttamente la profondità e quindi la visione stereoscopica del 3D.