Quanti amici hai su Facebook? Io sto per arrivare a quota cinquecento. Interagisco solo con una minima parte di loro, e solo una minima parte dei miei contatti interagisce con me. Path limita il numero dei tuoi amici a una cerchia ristretta… solo cinquanta. A te la scelta!
“Personal network per restare sempre in contatto solo con chi conta davvero per te”
Numero di Dunbar - Ti sei mai chiesto perché non trovi il tempo di passare sulla bacheca di tutti, almeno una volta ogni tanto. No, non sei asociale: secondo l’antropologo Robin Dunbar esiste un limite al numero di interazioni e relazioni che possiamo intrattenere. Te ne sarai accorto da solo: c’è un ristrettissimo numero di amici in cui riponi la tua totale fiducia, una decina di persone su cui sai di poter contare e, allarga e allarga, puoi arrivare fino a un massimo di 150 contatti, tra familiari, amici e conoscenti, con cui ti senti a tuo agio. Path riduce questo numero a 50 e ci obbliga a scegliere. Un personal network, insomma.
Smart network - Path è nato come applicazione per iPhone e iPad, ma puoi usarlo anche dal browser del tuo computer con funzionalità limitate. È poi uscita la versione per Android. Lo scambio con i 50 amici più stretti è per lo più limitato alla condivisione di fotografie che possono essere geolocalizzate e dotate di tag. Una sorta di album fotografico che dovrebbe raccontare la nostra vita quotidiana attraverso le immagini scattate con i nostri telefonini. In una rete sempre più veloce, sembrano aumentare il valore dei ricordi e della memoria. Niente commenti, niente mi piace, ma un’attenzione particolare alla feature più sfruttata, soprattutto tra i più giovani, anche su Facebook: niente parole, ma tante immagini. Più immediate, anche nel dare un’idea dei momenti salienti, ma anche no, della nostra vita.
È arrivato in Italia - Path, lanciato inizialmente solo sull’App Store statunitense, è ora disponibile anche in Italia. Le recensioni degli utenti che lo stanno usando sono entusiastiche, sia per come funziona sia per le sensazioni suscitate dall’utilizzo del personal network. “Il social network come l’ho sempre desiderato”, “Più intimo e familiare di Facebook”. Avrà successo o, nonostante le teorie che ci vedono animali sociali ma non troppo, continueremo a preferire il piccolo bagno di popolarità che il social di Zuckerberg ci concede? La strada è ancora lunga per Path. Dove porterà, lo scopriremo tra qualche tempo. Magari quando verranno risolti gli ultimi bug che lo rendono incompatibile per chi non abbia potuto, o ancora voluto, aggiornare il proprio iPhone, o iPad, a iOS 5.
(sp)
Chiara Reali
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