Digital Life

Pastebin: come un sito per postare code è diventato il "bar sport" degli hacker

Il twitter per gli hacktivist

Il nome Pastebin non sarà familiare a molti. Acquistato recentemente da Jeroen Vader, un uomo che di cattivo ha soltanto un caso di omonimia con il padre di Luke Skywalker, è diventato una specie di fulcro sociale per alcune comunità di hacker di alto profilo.

Ai suoi albori Pastebin era usato per condividere pubblicamente stringhe di codice allo scopo di ottenere un brainstorming sui problemi di programmazione. Con il passare degli anni moltissimi programmatori hanno iniziato a contare su Pastebin, creando una comunità di gente scaltra e capace, che condivideva anche chat divertenti ed altre informazioni tramite il servizio. Con l’esplosione dei social network il sito ha iniziato ad essere usato anche come “motore ausiliario” per i propri tweet, che possono essere rediretti su Pastebin quando più lunghi di 140 caratteri. Da quando è stato acquistato da Vader un anno fa Pastebin ha anche ricevuto app per tablet e smartphone e nuove tool.

C’è un lato oscuro ed assolutamente imprevedibile per l’innocente Pastebin: è diventato il luogo di elezione per postare informazioni sugli hack. Un gruppo conosciuto come LulzSec ha usato il network per informare il pubblico dei propri attacchi di alto profilo alla rete televisiva Fox, alla concorrente PBS, a Sony Pictures e all’iniziativa più pericolosa e rimarchevole in assoluto, l’assalto informatico all’FBI. Anche Anonymous ed un’altra importante crew conosciuta come Gnosis sembrano favorire Pastebin come luogo ideale per diffondere informazioni critiche. Il network ha totalizzato milioni di visite grazie ai “paste” (così si chiamano i post sul network) degli “eroi” dell’hacking.

Vader, dal canto proprio, non sembra preoccuparsi molto della tendenza, ma ci tiene a precisare che cancella tutti i paste dai contenuti illegali. Non si può certo dire che gli dispiaccia essere al centro dell’attenzione, anche se non si tratta di una fama linda, pulita ed innocente.

6 giugno 2011
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