Dove sarai e cosa starai facendo esattamente il 2 maggio 2010 alle 16? A chiederselo è niente meno che l'autorevole quotidiano New York Times, che sta realizzando un interessante progetto fotografico, ovviamente in pieno stile 2.0.
Call for entry - La novità arriva dal blog di fotografia e foto giornalismo “Lens”, che vuole arruolare ogni fotografo del pianeta. Professionista o amatoriale, poco importa. Tutti gli utenti della Rete, infatti, sono invitati a scattare, con macchine fotografiche, telefonini, webcam e quant’altro, un preciso momento della loro vita sulla terra: le ore 15, sul meridiano di Greenwich, del 2 Maggio 2010. Che corrispondono alle ore 16 italiane.
“Un interessante progetto di fotografia social del New York Times”
Immagini via Web - In pratica ognuno deve congelare in una foto quel preciso momento, ritraendo qualsiasi spaccato di vita che egli pensa possa contribuire al mosaico globale. Le immagini possono essere anche scattate su pellicola, basta che poi vengano scansite e inviate con l’apposito modulo online, che sarà attivo a partire all’inizio dell’evento.
Da dove parte l’idea - Lo spunto parte dalle serie di libri fotografici “The Day in the Life”, ma l’obiettivo è creare un collage di immagini, solo per il Web, che verrà ospitato sul sito del giornale. La traccia indicata nell’invito è generica, le categorie di riferimento, a cui ispirarsi per scattare sono: Religion, Play, Nature and the Environment, Family, Work, Arts and Entertainment, Money and the Economy, Community, Social Issues. Gli scatti, una volta pubblicati in un patchwork digitale, saranno anche interattivi e raggruppabili per paese, topic e per voti degli utenti.
Più social di così – Questa specie di rappresentazione virtuale è un interessante progetto di produzione fotografica 2.0. Ma il rapporto tra immagine, massa e istante preciso è una costante nella storia della fotografia. Come nei famosi scatti collettivi dell’artista Spencer Tunick, che vengono organizzati solo col passaparola via Web e ritraggono una folla di sconosciuti in un preciso momento e luogo e soprattutto senza alcun abito addosso.