Il suo discorso, raccontato come una bella storia nel cuore della ricchezza tecnologica americana, ha menzionato il più grosso problema per gli Stati Uniti: 1.4 triliardi di dollari di deficit. Saranno i ricchi come Zuckerberg ad addossarselo sulle spalle, con tasse più pesanti. Il suo piano, completamente contrario a quello degli avversari Repubblicani, dovrebbe mettere in tasca 4 triliardi in 12 anni.
E’ una lunga strada. Cominciare da Facebook, per quanto possa sembrare strano per noi che abbiamo politici fossilizzati che sbraitano alla tv e fanno propaganda attraverso i propri giornali personali, è la strada giusta. Basta chiedersi da dove siano iniziate le rivolte in Tunisia, in Egitto ed in Libia.