E così, alla fine il fatidico giorno è giunto. Quello in cui tutti (o quasi, visto che si parla già di penuria di scorte) potranno mettere le mani sulla nuova generazione portatile di Nintendo, quella che cambierà tutto ancora una volta.
“Il Nintendo 3DS è finalmente in vendita: scopriamone pregi e difetti”
Quest’ultima frase assomiglia molto allo slogan con cui Apple ha lanciato il suo iPhone 4 e in effetti viene spontaneo pensare che le due compagnie condividano un pensiero comune. Entrambe sono da sempre innovatrici, non sbirciano la concorrenza ma la precedono, vanno avanti per la loro strada anche quando tutti sono convinti che il passo falso sia dietro l’angolo e soprattutto... negli ultimi anni non hanno mai sbagliato un colpo.
Ma non perdiamoci in chiacchiere e veniamo a noi, anzi, a loro, i 3DS. Vale la pena spendere quasi 260 euro e mandare in pensione i nostri Lite, DSi o XL? Quando Nintendo annunciò il prezzo della console in molti ne rimasero scandalizzati: esso supera infatti notevolmente quello a cui venne lanciato il primo DS e attualmente è addirittura pari o superiore a quello delle tre console casalinghe in commercio.
Dopo averlo testato a fondo in questi giorni pre-lancio possiamo dirvi che gran parte delle paure che ci avevano attanagliato nei mesi scorsi sono scomparse. Vedendolo in fotografia o da lontano si poteva avere l’impressione che la console fosse troppo “giocattolosa”, che i materiali usati per costruirla fossero economici, e invece una volta presa in mano, la sensazione di solidità è immediata.
Essendo leggermente più piccola ma al tempo stesso più “spessa” e pesante del DSi, l’impressione che se ricava è di ritrovarsi in mano un piccolo mattoncino ricolmo di tecnologia.
L’effetto metallico della scocca è molto piacevole e risalta maggiormente nel colore Aqua Blue rispetto al Cosmo Black.
La prima cosa che salta agli occhi della nuova console sono le due fotocamere poste sulla parte frontale, che servono per scattare immagini in 3D. Queste possono poi essere utilizzate per puro divertimento (gli scatti si possono modificare con un semplice programma che permette di aggiungere effetti e scritte) o anche in alcuni dei mini-giochi caricati nella console.
Il pennino è posto dietro lo schermo, a fianco dello slot per le cartucce, ed è ben ancorato al corpo principale della console. Stavolta Nintendo ha fatto le cose per bene e lo stilus in dotazione è di quelli metallici e telescopici, anche se la sua lunghezza non è eccelsa.
Chi ha delle mani particolarmente grandi potrebbe rimpiangere il “pennone” incluso nella confezione dell’XL.
Sempre vicino allo slot delle cartucce è posto l’aggancio per il caricabatterie, ovviamente incluso nella confezione. Sarebbe stata gradita da parte di Nintendo la possibilità di utilizzare almeno parte degli accessori dei DS precedenti ma, a parte i giochi, questo non sembra sia possibile quindi una piccola tiratina d’orecchi è d’obbligo.
Proseguendo nel discorso “dotazione di serie”, nella confezione sono inclusi gli immancabili 172 manuali d’istruzioni (stavolta è stata inclusa anche la lingua Klingon nel caso qualche acquirente venga dallo spazio), la basetta carica-batterie, alcuni punti bonus per il Club Nintendo e le famose carte per la Realtà Aumentata.