Faisal Shazad, il presunto terrorista arrestato dopo l'attentato fallito a Times Square, e alcuni blog riportano come uno degli indizi che hanno portato alla sua cattura sia stato un video spuntato il giorno prima del delitto sul portale di video-sharing più conosciuto, youtube. Il video era stato pubblicato da collaboratori di Shahzad, che stavano nel Connecticut, zona in cui erano state rubate anche l'auto e la targa usate nell'attentato.
Il grande portale dei video ha giocato un ruolo non fondamentale, ma di supporto, in merito alla vicenda. Sono infatti state analizzate decine di telecamere cittadine ed è stato persino ricostruita la "storia" dell'acquisto online dell'auto, su Craiglist. Nonostante il terrorista avesse usato cellulari usa e getta per mettersi in contatto con la venditrice dell'auto, gli investigatori sono riusciti a risalire alla sua identità.
Una cosa è sicura, social network e internet giocano un ruolo sempre più primario, nel bene e nel male, riguardo alle questioni di sicurezza e privacy.