Dato che una grossa fetta del traffico informatico proviene dagli Stati Uniti ed alcune delle più grandi corporation tecnologiche battono bandiera a stelle e strisce, il discorso sulla Net Neutrality ci interessa tutti (qui su Wikipedia potete aggiornare la vostra conoscenza del problema).
La Federal Communication Commission (FCC) sta per cessare le proprie comunicazioni con il pubblico e le compagnie allo scopo di prendere una decisione sul cosiddetto "Internet a Due Velocità", la nuova minaccia alla libertà d’espressione che potrebbe cambiare il volto di Internet. Si tratta di una minaccia di tipo economico: le corporation potrebbero diventare improvvisamente capaci di “lottizzare” il traffico, creando corsie preferenziali per i propri servizi o i siti e prodotti web disposti a pagare una gabella, ed allo stesso tempo inibire o addirittura eliminare l’uso del proprio network da parte dei concorrenti.
Dalla parte della Net Neutrality si schiera un’iniziativa nota come SaveTheInternet, che ha raccolto con successo più di 2 milioni di testimonianze e firme (in alto, un'immagine di pile di petizioni firmate e pronte a partire per gli uffici della FCC!) per salvare il concetto di espressione paritaria senza preferenze economiche. Il pericolo più grande qui è la creazione di un regolamento ingannevole, che finge di preservare la Neutralità ma di fatto istituisce dei servizi premium capaci di generare squilibri e sabotaggi legalizzati sul traffico di utenti o compagnie “di seconda categoria”.
Noi, dall’altro lato dell’Oceano, potremo solo stare a guardare.