Non bisogna essere astronauti per fare una passeggiata realistica sul vero Pianeta Rosso: un lavoro del Jet Propulsion Laboratory (Nasa) in collaborazione con Microsoft permetterà di passare dall'immaginazione al realismo già a partire dalla prossima estate, in un "evento interattivo", Destination: Mars, in compagnia di un realistico Buzz Aldrin e di altri olografici scienziati-guida.
Un evento purtroppo riservato solo ai turisti in visita al Kennedy Space Center, in Florida, che proveranno in anteprima una straordinaria applicazione della mixed reality (realtà mista, di cui abbiamo parlato qui) grazie allo speciale visore HoloLens (Microsoft) e alla quantità di informazioni raccolte dal rover Curiosity, in esplorazione su Marte dall'agosto del 2012.
Mixed reality è una tecnologia che sovrappone la realtà virtuale a quella fisica: HoloLens permette di vedere il mondo reale popolato da elementi virtuali tridimensionali, dotati di (apparenti) dimensioni, volumi e consistenza, oltre che di tutti i "gradi libertà" (movimento e interazione, regolate da un set di istruzioni) che ci si può aspettare da un'applicazione che ha ancora del fantascientifico.
Gli ospiti potranno camminare attraverso alcuni dei luoghi visitati da Curiosity, rappresentati con dettagli di precisione assoluta, guidati da un anfitrione d'eccezione, Buzz Aldrin, che insieme a Neil Armstrong scese sulla Luna il 21 luglio del 1969 (Apollo 11). Non sarà comunque l'unica guida: è previsto che nello scenario appaia anche Erisa Hines, pilota del rover, che spiegherà passo a passo ciò che mostra l'ambiente, le ricerche e le scoperte di Curiosity.
«Tutto questo permetterà al pubblico di vedere Marte in un modo non comune e di vivere un'esperienza nuova: camminare attraverso l'esatto paesaggio attraversato dal rover», afferma Doug Ellison (JPL). «Destination: Mars deriva da OnSight, lo strumento sviluppato da Microsoft e JPL utilizzato dai piloti a supporto del lavoro di Curiosity.» Al centro di controllo, OnSight permette di pianificare il percorso del rover e di identificare le caratteristiche del terreno da analizzare: proprio recentemente, il sistema ha permesso di identificare l'esatto punto di transizione tra due tipi di rocce marziane.
La stessa tecnologia di mixed reality è utilizzata a supporto delle attività degli astronauti della Stazione spaziale internazionale (Iss) e, per gli ingegneri, nella progettazione e nell'assemblaggio di navicelle e moduli per la Stazione stessa.