No, non vi sto chiedendo il parere su una sorta di "pietanza 2.0", ma mi riferisco alla vicenda dell’agonia di MySpace, che continua seguendo perfettemante i passi del balletto de La morte del cigno. Per quanto la melodia sia poco piacevole, specie per i 500 impiegati recentemente licenziati!
Dopo una melensa, proditoria e ipocrita lettera di ringraziamento a chi era costretto ad andarsene (“Spero rimarrete connessi con MySpace e che continuerete ad aver presente che il vostro contributo è stato un evento unico, avete partecipato a qualcosa che pochi hanno potuto vedere nell’ambito del nostro business”), il CEO Mike Jones ha anche detto che una compagnia così ridotta sarà molto più agile nel regno dell’entertainment, pronta a nuove imprese.
In pratica, la prima "nuova impresa" è stata quella di rivestire a festa MySpace allo scopo di farlo sembrare una perdita meno disastrosa per un coraggioso acquirente. L’attuale proprietario, News Corp., sta cercando di capire se c’è qualcuno disposto a prendersi MySpace, o se sia forse meglio distaccare il social network dai propri possedimenti con un investimento iniziale per l’attività indipendente, trasformando in azionisti anche gli impiegati (quelli rimasti...).
Siamo curiosi di vedere quale opzione vincerà e se davvero potrà salvare il sito dalla tomba che pare chiamarlo con insistenza crescente.