Secondo il direttore del Microsoft Research di Cambridge, Andrew Blake, siamo solo agli inizi delle interazioni con la tecnologia: dopo Kinect, il futuro ha in serbo molto altro.
“In futuro tutti i gadget hi-tech saranno comandati a gesti”
Nuove tecnologie per il futuro - Nel futuro il nostro rapporto con la tecnologia ne vedrà delle belle, almeno secondo Microsoft. La tecnologia touch è a uno stato molto avanzato, ma Microsoft Kinect, che utilizza la tecnologia NUI (Natural User Interface) sta conquistando rapidamente terreno. Almeno secondo il Professor Andrew Blake, managing director del Microsoft Research di Cambridge è parte del team che ha sviluppato il nuovo dispositivo di Microsoft: "Dal punto di vista di Microsoft pci sono grandi opportunità nello sviluppo dei modi con cui si interagisce, non solo con i Computer, ma anche con gli altri device".
Movimenti e interazione - Un'altra area di importanza sono le tecnologie che permettono ai Computer di apprendere, sempre stando agli studi dei laboratori di ricerca di Microsoft, che occupano a tempo pieno circa 1000 scienziati al mondo, sparsi tra: Stati Uniti, Gran Bretagna e India. Il Professor Blake crede che i device come iPhone e Kinect hanno il merito di aver mostrato alle persone "il potenziale di interagire con una macchina in modi del tutto differenti”. E Blake e il suo team di lavoro stanno già lavorando allo sviluppo di Kinect. Secondo il ricercatore la stessa tecnologia utilizzata per Kinect potrebbe avere ulteriori sbocchi di utilizzo in casa, su differenti device: "Mi piacerebbe che anche il mio DVD player lavorasse con una tecnologia in stile NUI. Il telecomando secondo me non è il massimo, per questo mi piacerebbe dire qualcosa come 'console, svegliati' e un menu appare sullo schermo, oppure mi viene richiesto interagire con dei gesti”. "Infatti possiamo fare molto di più che far apparire un telecomando virtuale sullo schermo. Sarebbe molto più divertente fare dei gesti intuitivi, come alzare una mano per fermare il traffico, magari per fermare la riproduzione di un video”.
Riconoscimento e tecnologia - Sempre secondo il Professor Blake, nel futuro i device in casa saranno in grado si riconoscere la voce. E, sebbene le ricerche non si occupino di prodotti finali, hanno comunque i piedi per terra. Blake pensa alle applicazioni mediche, come le riproduzioni in 3D che i medici già oggi utilizzano come preparativi alle operazioni. Oggi l'interazione avviene di fronte a uno schermo e con la tastiera, mentre in futuro i macchinari potrebbero essere in grado di fornire le informazioni richieste, rispondendo ai gesti e alla voce, come già oggi avviene nei device di intrattenimento.