di Luigi Teodonio
Gmail down. Continui crash in Chrome. Che Google sia stata pesantemente attaccata da hacker? No, si è semplicemente trattato di un comando errato inviato dai server di Mountain View che gestiscono i servizi cloud e mezzo mondo ha pensato che l’apocalisse si stesse avvicinando.
"È uno dei rovesci della medaglia quando si utilizzano servizi cloud"
Black out
Niente hacker - Dopo qualche attimo di apprensione e migliaia di messaggi su forum specializzati che parlavano di Google sotto attacco hacker, l’arcano è stato svelato. Nessun hacker e nessun attacco DDoS (distributed denial-of-service), semplicemente una configurazione errata in alcuni servizi cloud Google che hanno finito per sovraccaricare i server e fatto "impazzire" Chrome e, probabilmente, anche Gmail. L’imputato, colpevole e condannato dell’intera caso è il servizio Sync, che permette di sincronizzare sul cloud impostazioni e preferiti del proprio browser Chrome così da poterle riutilizzare su qualsiasi altro computer.
Mezza verità - A spiegare l’accaduto è stato Tim Steele, un ingegnere di Google. «Tutto è dipeso da un servizio di back-end da cui dipende Sync e altri servizi cloud che offriamo ai nostri utenti. Questo servizio è stato sovraccaricato e i server sync hanno iniziato a inviare ai browser un comando ‘suicida’. Per questo sia i browser che Gmail hanno iniziato ad avere problemi più o meno nello stesso momento». Per molti, però, questa è solo una parte della verità. Qualcuno suppone, infatti, che Google stesse implementando qualche nuova funzione nei suoi server ma l’esperimento non abbia funzionato, mandando in crash migliaia e migliaia di browser in tutto il mondo. (sp)