Oggi abbiamo parlato della battaglia tra Google e la Cina, andiamo ad approfondire: riassumendo le puntate precedenti, Google, dopo aver filtrato per un bel po' di tempo i risultati di ricerca omettendo quelli che non piacevano al governo cinese. A gennaio, però, Google ha accusato la Cina di aver orchestrato un cyber-attacco ai suoi server e ha deciso di dirigere, tramite redirect, tutto il traffico sul portale di Hong Kong, senza filtri. Adesso siamo ad una nuova partita. La licenza cinese di Content Provider per Google sta scadendo e sicuramente l'homepage va cambiata per essere più piacevole al governo cinese: il redirect non potrà essere ancora tollerato.
La soluzione di Google? Il redirect avviene solo se l'utente clicca ovunque nella pagina: questo è quello che succede se oggi si visualizza l'homepage di Google Cina qui dall'Italia. Questa soluzione potrebbe ancora non essere sufficiente per il governo cinese, ma è un passo avanti. La licenza scade il 30 giugno, adesso sta alla Cina pronunciarsi.