L’evoluzione di Facebook Mobile
Facebook annuncia dalle pagine del suo blog ufficiale che è finalmente disponibile la versione m.facebook.com ottimizzata per il mobile. Era il 2007 e non si tratta ancora di una vera e propria applicazione, ma che consente comunque agli utenti di caricare foto e postare “quello che stanno facendo”, inviare e ricevere messaggi di Facebook, e pubblicare anche tramite l’invio di SMS. E tutto da cellulare.
Foto: © mashable
Nel mese di agosto 2007, appena due mesi dopo l’uscita del primo modello di iPhone, Facebook lancia iphone.facebook.com , una versione ottimizzata per lo smartphone di Apple che si adatta meglio a uno schermo touch di grandi dimensioni (per l’epoca). L’iPhone scuote il mercato e tutti iniziano a proporre un proprio smartphone, così Facebook rinomina il sito mobile in x.facebook.com.
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Bisogna aspettare fino alla fine del 2008 per una di quelle funzioni fondamentali per un social network, ossia la possibilità di commentare gli aggiornamenti di stato dei propri amici. La nuova feature era talmente attesa che sono ‘volati’ quasi un milione di commenti (rigorosamente) mobili nelle prime 24 ore dal rilascio della nuova opzione.
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Siamo sempre nel 2008 e all’orizzonte si affaccia il primo “Facebook Phone” prodotto da INQ. Tanto clamore, ma si tratta in realtà di uno smartphone entry level con un’integrazione più “spinta” con il social di Mark Zuckerberg. Facebook, dal canto suo, non ha mai riconosciuto ufficialmente l’INQ1 come un telefonino della propria “scuderia”.
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Se nel 2008 Facebook mobile non era che una versione ottimizzata per gli schermi più piccoli di smartphone e cellulari, nel 2009 diventa una vera e propria applicazione: Facebook Mobile App. Ed è disponibile per la stragrande maggioranza delle piattaforme: Apple, Nokia, INQ, HTC, LG, Motorola, Palm, RIM, Samsung, Sony Ericsson, T-Mobile e Windows Mobile. È un successo planetario: dal febbraio 2009 si collegano al social network, ogni mese, oltre 100 milioni di utenti tramite le varie applicazioni. Facebook si rende conto che il mobile è un business dalle potenzialità immense.
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Facebook, finalmente, rilascia la sua applicazione ufficiale per le principali piattaforme: Apple, Android, Nokia e Blackberry. Mark Zuckerberg, però, non è contento del risultato e svela a Fortune che “l’applicazione non funzionava a dovere e gli utenti si lamentavano”. Insomma, era persino meglio la "vecchia" versione ottimizzata del sito web per cellulari.
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Ormai tutti i principali smartphone offrono un’applicazione per usare Facebook sempre e ovunque. Ma per Mark Zuckerberg non è ancora abbastanza: tutti devono potersi collegare al suo social network, anche da vecchi cellulari e di qualsiasi marca. Così nel gennaio del 2011 arriva Facebook for Every Phone, un’applicazione di “basso profilo” che oggi ha però già conquistato oltre 3.000 telefonini più o meno “anonimi” e datati.
Facebook for Every Phone conquista 100 milioni di utenti
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Con il passare del tempo si capisce che il mercato degli smartphone è diviso in due: iOS e Android. Che fare? Facebook rielabora la propria strategia, propone un’applicazione per tutte le piattaforme ma nessuna ottimizzata per uno specifico sistema operativo. Insomma, una sorta di “ibrido” che funziona, così e così, un po’ dappertutto. Per molti “meglio di niente”, per altri un vero “incubo”.
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Le voci su un telefonino targato Facebook si fanno sempre più insistenti, ma Zuckerburg e soci negano ogni volta. Ne approfitta, o meglio, ci riprova INQ nel febbraio del 2011 con il modello INQ Cloud Touch, uno smartphone un po’ più evoluto del precedente con schermo touch e un’integrazione ancora più stretta con Facebook. E anche questo modello è stato “snobbato” alla grande da Facebook.
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INQ Cloud Touch non ha un grande successo commerciale, ma scatena la reazione di HTC che lancia sul mercato HTC Status, uno smartphone con tastiera qwerty e un pulsantino per collegarsi in un attimo a Facebook.
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Apple annuncia l’iPad nel gennaio 2010 e Facebook, un po’ in ritardo, rilascia l’applicazione per il tablet di Cupertino solo nell’ottobre del 2011. Molto simile a quella per smartphone, ma ovviamente ottimizzata per uno schermo più grande. Facebook ne approfitta anche per aggiungere qualche piccola miglioria come la possibilità di condividere status, foto e poke.
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Nel 2011/2012 Facebook fa il grande passo. Decide di sviluppare la sua piattaforma secondo la cosiddetta modalità "mobile first", in modo da progettare modifiche, implementazioni, nuove funzionalità prima per le piattaforme per smartphone e poi modificarle per le versioni per computer fisso. L'opposto di quanto fatto prima. I numeri gli danno ragione: a fine 2011 soltanto in italia gli utenti registrati a Facebook erano 21 milioni (oggi toccano quasi quota 25 milioni) e di questi oltre 1/3, 7,5 milioni, si collegavano al social network via cellulare.
Nel 2012 arriva una nuova applicazione per iPhone completamente nativa. Nonostante la rigidità di iOS, Facebook riesce a infilarsi in aeree dello smartphone diverse da quelle dell'applicazione, per esempio integrandosi con la rubrica telefonica.
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Facebook non si è dimenticato di Android. Anche qui c’è da aspettare qualche mese in più rispetto all’iPhone, ma nell’aprile del 2013 arriva anche l’applicazione nativa per gli smartphone con sistema operativo Google. E usare Facebook diventa molto più semplice e immediato.
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Gli utenti la chiedevano a gran voce e alla fine è arrivata: la facebook chat su iOS e Android. Con una piccola differenza: gli utenti Apple devono entrare nell’applicazione di Facebook per usarla, quelli Android se la trovano già bell’e pronta per l’uso.
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