Sarà capitato anche a voi, forse: inviare una mail importante, con un allegato fondamentale (per esempio il proprio curriculum o un progetto per il vostro docente o il vostro capo) e non sapere che fine ha fatto: è stata letta? L'allegato è stato aperto? E se sì, è stato letto fino in fondo?
Sono ansie legittime, per le quali c'è una risposta: Bananatag.
Con Bananatag è possibile sapere in tempo reale se (e come) le vostre email vengono lette dal destinatario. Il che può essere tanto interessante e utile (se siete il mittente), quanto inquietante e imbarazzante (se siete il destinatario).
Da oggi questo servizio di email tracking, già disponibile precedentemente per tutti i client di posta elettronica su desktop, è arrivato anche sottoforma di estensione specifica di Gmail e add-in di Outlook. Ora è veramente alla portata di tutti.
Bananatag notifica l’avvenuta lettura della mail ed elabora un report sull'efficacia delle comunicazioni: grazie a queste funzioni si rivela uno strumento utile soprattutto a chi invia curricula, importanti informazioni aziendali, ma anche mail di lamentela e non vuole che la sua protesta si riveli un buco nell’acqua.
Quando è stata l'ultima volta che avete aggiornato il curriculum? Qualunque sia la risposta, un restyling come quello che stiamo per vedere potrebbe incuriosirvi. Non si tratta, infatti, solamente di "svecchiare" il proprio CV cambiando carattere o aggiungendo l'ultimo corso di formazione che avete frequentato. Ma di rivoluzionare l'impostazione visiva del vostro primo "biglietto da visita" per renderlo subito interessante agli occhi di chi fa selezione del personale.
Secondo gli esperti chi legge un curriculum occupa l'80% del tempo a considerare sei punti chiave: il nome del candidato, la sua attuale posizione e compagnia lavorativa, la precedente occupazione, la data di inizio dell'attuale impiego e quelle di inizio e fine dello scorso, oltre, naturalmente, al titolo di studio. Sono questi, quindi, i punti da evidenziare con accorgimenti grafici: riquadri ad hoc, colore, parti evidenziate, caratteri originali ma sobri.
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Ecco un esempio di CV con foto. Nell'era di Pinterest e Instagram, spedire un curriculum senza foto è - sorprendentemente - ancora una buona idea. Gli addetti al personale sarebbero infatti naturalmente attratti, come tutti, dalla foto del profilo del candidato e trascurerebbero così informazioni importanti sulla sua esperienza.
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Viviamo nell'era della brevità, dove velocità e sintesi sono l'essenza della comunicazione. Anche nei CV.
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Riquadri ad hoc, colore, parti evidenziate, caratteri originali ma sobri per far risaltare i punti importanti di un CV
Loft Resumes è un servizio online che consente a chi cerca lavoro di acquistare un formato di curriculum (non il suo contenuto!) studiato secondo le più efficaci tecniche di design. Un modo per evidenziare capacità professionali, contatti, esperienze lavorative in un solo colpo d'occhio e fare da subito breccia nel cuore del futuro datore di lavoro. I costi? Non proprio a buon mercato. Un CV di una pagina costa 99 dollari (75 euro circa), per le aggiunte successive (come l'aggiornamento di una posizione) sono 5 dollari a volta (3,80 euro). Ma c'è chi lo considera un buon investimento.
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Come funziona? Quando si tagga l'email da tracciare viene automaticamente inserita nel messaggio un'immagine quasi invisibile – misura solo 1x1 pixel ed è ogni volta diversa - che risiede nel server del software. Appena il contatto apre la mail o clicca su un link contenuto nel testo, Bananatag si accorge dell'avvenuta visualizzazione della piccola immagine identificativa e notifica la lettura della mail al mittente.
Inoltre, grazie alla funzione di localizzazione, è possibile scoprire dove si trova il destinatario. Tutti i dati raccolti vengono poi analizzati dal software e inclusi in un report che mostra il grado di efficacia della comunicazione.
Il costo della tracciabilità. Se ci si accontenta di tracciare un massimo di cinque mail al mese la versione gratuita del software è sufficiente. Altrimenti, gli utenti più esigenti potranno taggare con Bananatag fino a cento messaggi al mese al costo mensile di circa 5 euro.
