Digital Life

Le regole d'ingaggio ai tempi della cyber guerra

Le regole della guerra informatica.

Il mondo ha bisogno di alcune regole di ingaggio per la guerra cibernetica, lo dicono gli esperti russi e americani a una conferenza sulla sicurezza in programma questo venerdì.

“Russi e americani convinti della necessità di regole comuni per la guerra informatica”

I partecipanti - La proposta per una cyber guerra consapevole viene dall’inlfuente EastWest Institute di New York e corrisponde alla conferenza di Ginevra e quella dell’Aia, ai tempi del cyberspazio. La Munich Security Conference è una conferenza che avverrà ogni anno, a partire dal 2011, tra gli invitati: il primo ministro inglese David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il segretario americano Hillary Clinton e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov.

Gli obiettivi - La logica alla base è che ai tempi delle guerre cibernetiche e degli attacchi ai computer da parte di hacker, anche al soldo delle nazioni, occorre definire le zone da proteggere durante il conflitto nel cyberspazio, come ad esempio i sistemi ospedalieri o scolastici. Secondo la proposta, uscendo dai classici schemi di nazione e territorio, la cyber guerra ridefinisce i concetti di pace e guerra ai tempi di Internet: la differenza tra obiettivi civili e militari non è così lampante e richiede regole certe: quando un attacco informatico è necessario, quando è invece opportuno rispondere o attivare le contromisure necessarie, gli esperti cercheranno a Monaco di rispondere a questi e altri dilemmi.

Difficile da scoprire – Gli attacchi informatici, per la stessa natura del cyberspazio, dove l’anonimato e il nascondere le impronte con l’uso di proxies e altri sistemi per camuffare la propria presenza in Rete, sono sempre più difficili da scoprire in anticipo, invece il loro effetto è spesso lampante a cose fatte. La conferenza di Monaco proverà a dare delle risposte comuni, dettando le regole di ingaggio per il cyberspazio, secondo il parere di esperti come John Bumgarner, direttore della tecnolgia presso la US Cyber Consequences Unit.

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4 febbraio 2011
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