Zou Bin, un manager che lavora nel settore della vendita di bevande alcoliche, viene derubato del suo iPhone mentre si trova in taxi per le strade di Pechino. Già la perdita del melafonino è un danno non da poco, ma quella dei suoi oltre 1.000 contatti è, almeno per lui, una catastrofe. Decide allora di passare al contrattacco.
Zou Bin inizia letteralmente a bombardare il suo iPhone rubato con una raffica di minacciosi sms: «Non sai chi sono io, guarda i miei contatti», «Ti troverò!», «Se hai un po' di sale nella zucca, rimandami il telefono a questo indirizzo...». Il ladro, dopo aver dato un'occhiata alla lista dei contatti, deve essersi reso conto che non si trattava di una persona qualunque, ma di un pezzo grosso.
Zou Bin, come accennato, lavora nel settore delle bevande alcoliche che, a quanto si dice, sia tradizionalmente legato alla mafia cinese. Il ladro, dopo aver riflettuto, deve aver pensato che non era il caso di farsi un nemico così potente e decide di rimediare. No, non gli restituisce l'iPhone, ma si mette di santa pazienza a scrivere minuziosamente l'intero contenuto della rubrica dei contatti con dei fogli di carta. Ci saranno volute ore per portare a termine l'operazione: oltre 1.000 nomi con i relativi numeri di telefono e dettagli.
Zou Bin, dopo qualche giorno, si vede recapitare un plico con 11 fogli contenenti la sua preziosa lista dei contatti e anche la scheda Sim. Il ladro, che forse guarda qualche telefilm "crime", avrà pensato che magari con qualche barbatrucco tecnologico qualcuno sarebbe davvero riuscito a scovarlo.