Comunicare le nostre emozioni con un sms, in un Tweet o con uno status di Facebook non è sempre facile: per questo Nazmul Haque Nahin e i suoi colleghi dell’Università del Bangladesh hanno messo a punto la tastiera emotiva, un sofisticato dispositivo in grado di interpretare l’umore dell’utente in base al ritmo, alla forza e alla velocità della digitazione.
Picchia duro. I ricercatori hanno chiesto a un gruppo di volontari di digitare su un computer alcune frasi tratte da Alice nel Paese delle Meraviglie e hanno registrato gli impatti delle loro dita sulla tastiera.
Contemporaneamente hanno chiesto loro di descrivere le emozioni suscitate dal testo (felicità, noia, disgusto, rabbia ecc.) e grazie a queste informazioni hanno costruito un complesso modello matematico che mette in relazione i parametri meccanici della digitazione con quelli emotivi.
È stato quindi creato un sistema predittivo che, una volta messo alla prova, è riuscito a interpretare correttamente le emozioni di chi era alla tastiera nell’81% dei casi.
Il business della felicità. Lo studio, di recente pubblicazione, non è sfuggito alle aziende della Rete. Le ipotesi di applicazione commerciale di software come questo sono molte: dai client di posta in grado di capire quando stiamo scrivendo una mail e siamo troppo arrabbiati alle chat emozionali che riescono a trasmettere il nostro umore a chi ci legge.