Digital Life

La storia del Mondiale raccontato sul web

Breve storia fino a Sudafrica 2010.

La World Cup 2010 si presenta con un tasso elevatissimo di partecipazione Social, data il particolare momento che sta vivendo il mondo intero, immerso nel web 2.0 e in reti sociali a forte coinvolgimento e portata (Twitter e Facebook su tutti). Ma ripercorriamo brevemente gli ultimi tre mondiali, analizzando i modi in cui sono stati presenti nel web.

Corea/Giappone 2002 non esisteva nessuno strumento sociale e internet faceva timidamente capolino nella vita quotidiana degli utenti. Nessun Twitter, nessun Facebook, solo alcuni siti istituzionali e di squadra per seguire i risultati. I mezzi di discussioni erano comunque limitati e la portata del web era alquanto bassa.

Germania 2006 è stato il Campionato Mondiale dei blog. I social network, infatti, erano appena nati e non godevano assolutamente di ampia fama, e lo scenario di popolarità era del tutto diverso (MySpace era il più conosciuto, Twitter era in beta, Facebook era ristretto agli studenti). Erano stati creati Social Network appositi, come Joga.com (Nike) e WeAllSpeakFootball (Coca Cola). L'interazione sociale era comunque molto bassa rispetto ai livelli a cui siamo abituati ora.

Sud Africa 2010 è ciò che stiamo vivendo: i siti sportivi sono pieni di strumenti di discussione e spesso integrano i più blasonati Twitter/Facebook nelle maniere più disparate. Persino siti che trattano l'argomento in maniera secondaria hanno comunque inserito qualche interfaccia che permetta l'interazione con i stream dei Social Network. Addirittura FourSquare lancia i World Cup Badge, in collaborazione con la CNN. Molti giocatori hanno a disposizione Twitter (tanto da provocarein alcuni casi espliciti divieti da parte delle Federazioni).

Guardiamo indietro e vediamo delle differenze incredibili con il passato. Aspettiamoci ancora di meglio per la prossima World Cup.

14 giugno 2010
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