di Alessia Vicinanza
Facebook registra ogni tuo passo, e ogni dettaglio in più non fa altro che perfezionare il tuo identikit. C’è un sito che raccoglie tutti gli status postati a ruota libera senza riflettere un solo secondo su privacy e conseguenze. Gente che si ubriaca o si droga, che inveisce contro il capo e fornisce numeri di telefono. Per fortuna è in inglese.
"Il potenziale di informazioni che possiamo dedurre da Facebook è enorme."
Messi alla berlina - Il sito in questione è We know what you’re doing ed è una vetrina dei peggiori aggiornamenti di stato su Facebook che riguardino il lavoro, le sbronze, l’uso di droga o il cambio di numero di telefono. Per fortuna non è in italiano, se no la tua faccina potrebbe essere proprio lì. Certo, i cognomi non sono specificati, e le cifre del numeri di contatto sono oscurate, ma la tua immagine del profilo di solito ti descrive già abbastanza bene da renderti riconoscibile. Insomma, la percentuale con cui si viene beccati è alta..
Problemi sottovalutati - Il progetto è stato sviluppato dal diciottenne Callum Haywood che spiega come il problema non sia Facebook, ma i suoi utenti. Quello che va cambiato non è il sistema di gestione della privacy, ma il tipo di informazioni che la gente condivide. Haywood sostiene che il social network offra tutti gli strumenti necessari per proteggere la propria privacy, ma che non sono in molti a interessarsene. L’errore è grave e lui ammonisce tutti con il suo sito.
Dimmi cosa condividi e ti dirò chi sei - Quello che condividi, in effetti, può dire di te molto più di quello che credi. Anche la musica che ascolti, i commenti che scrivi e quello che guardi sono informazioni sensibili. Un esempio è lo stato sentimentale: anche se non lo specifichi, dalla tua bacheca potrebbe essere facilmente deducibile. O credi che condividere tutte le canzoni strappalacrime sugli amori infranti non faccia venire qualche dubbio sulla tua relazione?
Consigli da grandi fratelli - Niente di quello che fai passa inosservato. Le informazioni vengono raccolte per generare banche dati di ogni tipo. Cameron Marlow, uno dei responsabili della squadra di analisi dei dati (ovvero il Data Science Team), lo mette bene in chiaro. Tutto è monitorato. Quindi ti conviene stare ben attento!