di Stefano Silvestri
I giocatori di vecchia data si ricorderanno bene quando, molti anni fa, erano guardati con diffidenza dagli adulti e magari anche derisi dai proprio compagni di classe.
"Un candidato alle presidenziali francesi strizza l'occhio ai videogiocatori"
Cambio di prospettiva - I tempi però sono cambiati e oggi quello dei videogiocatori è un aggregato di persone che viene trattato con ben altro occhio. È una fetta di mercato che produce fatturati superiori a quelli dell'industria cinematografica e musicale messe assieme, e come tale rappresenta una quota vitale nel mondo dell'entertainment attuale. È un movimento di trend setter da cui spesso derivano tendenze che permeano il resto della società e, da qualche tempo, anche una fascia elettorale da tenere in considerazione.
Il codice Konami - Ne è una prova François Bayrou, uno dei candidati alle imminenti elezioni presidenziali francesi che, per la sua campagna elettorale, ha scelto una strategia piuttosto eccentrica: puntare sugli elettori appassionati di retro-gaming. Come riportato dal quotidiano The Telegraph, entrando sul sito di Bayrou e inserendo con una tastiera il famigerato codice Konami (Su, Su, Giù, Giù, Sinistra, Destra, Sinistra, Destra, B, A), si può assistere a un filmato promozionale dello stesso candidato realizzato in stile 8-bit.
Una volta era la "monetina" - Intitolato «Nulla può resistere a un paese unito», il breve filmato chiama l'elettorato francese a «ricostruire un contratto sociale per salvare la democrazia». Il video, che vi proponiamo qui di seguito, termina con una frase: «Inserire un voto per giocare". Se sarà un buon presidente non lo sappiamo, ma indubbiamente al suo staff la fantasia non manca!» (sp)