Ogni volta che sentiamo parlare di una nuova console o di una nuova generazione di schede grafiche, i comunicati stampa parlano di “fotorealismo”. Già, ma quanto manca per raggiungerlo realmente?
“La percezione dell’occhio umano equivale a un sensore da 30 MPixel”
Secondo Tim Sweeney, co-fondatore di Epic Games, lo sviluppatore dietro ai vari Unreal e Infinity Blade, ci avviciniamo sempre di più al giorno in cui la grafica dei videogiochi non potrà migliorare ulteriormente.
Sweeney, infatti, ha dichiarato che la capacità dell’occhio umano equivale a quella di una fotocamera da 30 Megapixel in grado di percepire un massimo di 72 frame al secondo. La miglior risoluzione possibile è dunque di 8.000x4.000 pixel.
«Il limite è davvero in vista», è stato il commento dell’uomo Epic in occasione di un intervento al DICE Summit 2012. «Riusciremo tra non molto a raggiungere la potenza di calcolo necessaria a simulare la realtà».
Non aspettatevi però cose sbalorditive dalla PlayStation 4. Eguagliare la “realtà” significa, infatti, riuscire a ottenere una potenza superiore di ben 2.000 volte quella dei miglior hardware attualmente in circolazione: un traguardo raggiungibile, secondo la famosa legge di Moore, in 17 anni.
Parlando di sensori come Kinect e Siri, infine, Sweeney dichiara che «abbiamo quasi scalfito la superficie delle implicazioni consumer. Quello che possiamo fare con un iPad o un iPhone oggi è limitato alla nostra esperienza e storia con i computer. I giorni più luminosi della nostra industria devono ancora arrivare».
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