In una manovra dannatamente tedesca (leggi: goffa e priva di alcuna comprensione delle dinamiche internettiane) il governo di Berlino ha “bannato” tramite il suo Dipartimento Federale per i Media Dannosi ai Giovani (per gli amici “Bundesprüfstelle für jugendgefährdende Medien”) il sito Isharegossip.com. Purtroppo il governo germanico non è nuovo a strane iniziative nel campo della libertà di espressione, perchè ricordo tentativi di ottenere le credenziali di Gmail dei propri cittadini e campagne anti-Google Maps.
Vale la pena notare che un paese che ha un organismo ufficiale con quel nome e quello scopo è davvero autolesionista, cosa che risulta chiara anche dall’evolversi di questa grottesca vicenda. Isharegossip è diventato piuttosto popolare tra i ragazzini teutonici negli ultimi mesi. Dopo un inizio dedicato allo scopo quasi tenero di far trapelare i piccoli scandali e drammi di una classe scolastica, il social network ha assunto i toni feroci dell’odio e dell’intolleranza giovanile, diventando uno strumento di bullismo, razzismo e frustrazione. Per fare un esempio, solo la scorsa settimana un “peer mediator”, un ragazzo super partes coetaneo tra compagni in lite, è stato aggredito e mandato all’ospedale in seguito ad una vicenda sviluppatasi su Isharegossip.
Il social network ha subito attirato le ire di genitori, insegnanti e autorità, che hanno dato la caccia ai fondatori. Gli sforzi si sono rivelati completamente inutili, dato che il sito è registrato in Nuova Zelanda ed agisce attraverso PRQ, un server svedese che rispetta la libertà di parola e che dava spazio anche a Wikileaks. Bandire il sito è stato tutto quello che i tedeschi sono riusciti a fare: sarà proibito ai minorenni e non verrà più elencato sui risultati dei motori di ricerca. L’ovvio risultato di questa politica è un’esplosione annunciata di popolarità tra i ragazzi, ma evidentemente in questo caso gli adulti sono molto più stupidi di coloro che vorrebbero proteggere.