La Corea del Nord ha un account di Twitter (il link ve l'ho messo, ma se non avete i caratteri coreani non vedrete molto), i cui contenuti sono così esplosivi che i loro vicini del Sud hanno bandito ai concittadini la visione degli stessi, ritenendoli illegali ai fini della sicurezza nazionale. Ok, vi sto prendendo per il naso: i tweet di Pyongyang sono una trentina di link a veri e propri articoli beffa propagandistici che lodano il regime o insultano americani e gli ex-connazionali per le continue esercitazioni militari. Niente di speciale, esattamente il tipo di cosa che si trova nel Manuale del Perfetto Dittatore per Negati, insomma.
Eppure la Corea del Sud non ha esitato a far calare l’ascia della censura, rivelando tutta la propria intelligenza politica nazionale attraverso le frasi di Han Myung-ho, un officiale della Commissione per il Regolamento della Comunicazione: “Abbiamo deciso di agire immediatamente, dopo aver considerato la natura peculiare dei social network come Twitter, in cui informazioni specifiche possono essere disperse a migliaia in un brevissimo intervallo di tempo”. Se qualcuno conosce questo genio, gli prego di forwardargli sul suo account di Twitter il link per l’Effetto Streisand.
Quanto alla Corea del Nord, è interessante vedere quanto si sia appassionata di Web 2.0 (ha aperto anche un canale su YouTube!), specie tenendo del fatto che solo i gerarchi del regime siano in grado di accedervi.