di Peppe Croce
Il Garante della privacy australiano torna a tirare le orecchie a Google: deve consegnare e poi distruggere immediatamente tutti i dati raccolti per sbaglio da Street View. Com'era successo in Europa un po' di tempo fa...
"Oltre a rilevare gli hot spot pubblici ha intercettato anche reti private"
Street Privacy -
uno dei più accaniti è l'Australia che ha già costretto Google a cancellare molte informazioni raccolte
Questioni di wireless - I dati raccolti inavvertitamente da Google sono quelli sulle connessioni wi-fi. Il colosso del web, infatti, in cerca di hot spot pubblici da segnalare sulle mappe, ha intercettato anche numerose connessioni domestiche private. In pratica tutte quelle aperte, senza password. Di queste connessioni, però, l'attrezzatura a bordo della Street View Car ha carpito di tutto e di più: titolare, nome utente, indirizzo mail. Google si era impegnata a cancellare tutti questi dati sui cittadini australiani dai suoi archivi ma, come si deduce dalle richieste pressanti del Garante, non lo ha ancora fatto.
Street View pasticcione - In realtà sono tantissime le segnalazioni in giro per il mondo di dati, foto e altre informazioni che finiscono su Google Street View anche se sarebbe meglio di no. L'oscuramento dei volti e delle targhe è il minimo che si potesse fare, ma restano ancora decine di foto imbarazzanti, strane o addirittura incredibili - come quelle sui fenomeni paranormali - che risiedono nell'enorme archivio fotografico di Street View. (sp)