di Luigi Teodonio
L'erede di MegaUpload doveva essere più veloce, più forte, più sicuro. E invece non sarà. Le speranze di Kim DotCom di lanciare me.ga, il nuovo servizio di file sharing, vengono bloccate sul nascere dal governo del Gabon che congela il dominio del nuovo progetto del re della condivisione via web.
"Complimenti al ministro del Gabon, ha vinto 5 dollari dell’FBI"
Un settimana
L’informatico tedesco, poco più di una settimana fa aveva annunciato a tutto il mondo la nascita di me.ga, il nuovo servizio di file sharing ospitato in Gabon che aveva l’ingrato compito di non far rimpiangere il defunto MegaUpload
Non in mio nome - Il nuovo servizio ideato da DotCom, secondo il ministro dello stato africano, sarebbe stato foriero di attività illegali legate alla violazione dei diritti d’autore. «Il Gabon non sarà il mezzo per commettere azioni illegali relative alla violazione dei diritti d’autore, né tantomeno si lascerà utilizzare da persone senza scrupoli». Piuttosto sarcastica e piccata la risposta di DotCom, affidata come al solito a Twitter. «Il Ministro del Gabon utilizza la macchina del tempo per analizzare l’attività di me.ga e decretare che è illegale. Bravo, hai vinto il premio di 5 dollari dell’FBI». Kim DotCom, comunque, ha tranquillizzato i suoi fan, affermando che ha già provveduto a registrare un dominio alternativo che ospiterà il nuovo servizio di file sharing. Più o meno dello stesso avviso Ira Rothken, l’avvocato che sta seguendo le vicende giudiziarie del creatore di Megaupload. «Kim e MegaUpload sono innocenti fino a prova contraria. Con questo comportamento il Gabon dimostra scarsa net-neutralità».
E me.ga? - Ora, ci si chiede, che fine farà me.ga? A quanto pare, è già finito in altre mani. Più precisamente nelle mani di un gruppo di hacker che si fa chiamare Omega, anche loro registrati in Gabon con il dominio ome.ga. E pare che vogliano vendere il dominio alla Universal, nemica giurata dello stesso DotCom. «Noi siamo i veri pirati, i veri anarchici. Kim DotCom ci sta solo sfruttando, è un megalomane che insieme a tutti i suoi avvocati sfrutta il nostro lavoro. Non è per nulla differente da Universal: entrambi sono delle industrie, entrambi hanno il solo scopo di inquinare». (sp)