In Israele cresce una polemica con Google: le fotografie dettagliate del servizio Google Street View potrebbero essere utilizzate dagli estremisti per scopi terroristici.
“Nel dibattito sulla sicurezza nazionale, gli esperti puntano il dito contro il servizio online”
Motivi di sicurezza - Ad Israele non piace che le macchine Google, dotate di fotocamere, vadano in giro a immortalare le strade del paese mediorientale per inserirle nella piattaforma di Google Street View: i dettagli e le informazioni potrebbero essere sfruttate da loschi individui a fini terroristici. Proprio in questi giorni monta la protesta, che coinvolge gli esperti di sicurezza israeliani e le intenzioni di Google di ampliare il suo servizio.
Foto della discordia – Mordechai Kedar, un ufficiale di alto grado, ha dichiarato che in passato Israele ha già avuto i medesimi problemi con Google Earth, in quanto può esporre il paese come facile preda del terrorismo. Ma ora anche dei membri del governo, capitanati dal Ministro Dan Meridor, spingono per trovare una collaborazione con Google e risolvere la questione sposando l’implementazione del servizio di Google, con la necessità di sicurezza nazionale di Israele: ”il prima possibile”.
Una via di mezzo – Il gruppo di lavoro sta studiando il problema e considera un’utile passaggio la canonica via di mezzo: incrementare la visibilità dei siti di interesse turistico, assicurando al tempo stesso la pubblica sicurezza omettendo dettagli e immagini dei luoghi a rischio. Il dibattito è aperto ma, nel caso in cui anche le città israeliane finissero nella piattaforma di Street View, potrebbero dunque essere inserite delle ampie restrizioni relative ai siti di interesse strategico e militare, come le basi dell’esercito e i luoghi che svolgono funzioni di difesa territoriale.