Paul English, cofondatore di kayak.com, ha un audace obiettivo da portare avanti nei prossimi anni: fornire connettività wireless, veloce e a basso costo, attraverso il progetto JoinAfrica. I servizi che si vuole offrire sono quelli basilari, come posta elettronica, Google, Wikipedia, mentre i contenuti ricchi verranno bloccati con una tecnica di bandwith shaping. Alcuni villaggi sono stati già collegati, in via sperimentale, e i vantaggi sono stati innumerevoli. Ad esempio un medico che era in difficoltà sulla diagnosi di un paziente ha potuto inviare delle foto e ricevere il parere di un suo collega: esempi del genere confermano quanto la connettività possa rappresentare veramente un servizio essenziale come l'energia e l'acqua.
Uno dei problemi che si pone contro il raggiungimento di un obiettivo così nobile ma difficoltoso, è il rischio di corruzione, dato che l'azienda no profit dovrà necessariamente scendere a patti con le aziende di telecomunicazioni locali, ma la autosostenibilità e la controllabilità è un obiettivo fondamentale del progetto e ad essi verrà riservata un'attenzione particolare. Chissà, magari il cambiamento in Africa, quello vero e sostanziale, deve passare davvero dalla rete.