La notizia del giorno è il tanto vociferato terremoto di grandi proporzioni che dovrebbe colpire Roma durante la giornata: una premonizione del secolo scorso che si alimenta via web.
“Leggenda metropolitana o predizione esatta? Il web alimenta la psicosi da catastrofe”
In cerca di conferma – Secondo gli studi dello scienziato e astrofisico autodidatta Raffaele Bendandi, nato alla fine dell’800 e morto prima degli anni ’80, oggi, 11 maggio 2011, un terremoto di violenza inaudita dovrebbe colpire la capitale, praticamente radendola al suolo. La psicosi per il terremoto, complice il tam tam su Internet, è cresciuta in maniera esponenziale, arrivando al culmine proprio in questi giorni. In molti aspettano di sapere se tale predizione è stata esatta o errata, mentre le istituzioni capitoline corrono ai ripari.
Leggenda urbana – Come i coccodrilli nelle fognature, le varie teorie dei complotti e altre storie a cavallo tra fantascienza e realtà, pure la notizia del devastante terremoto è volata in Rete e si è alimentata grazie al tam tam degli utenti del web. Nonostante lo scetticismo degli scienziati, che a Roma hanno organizzato un open day sul tema della sismologia, e la corsa ai ripari delle istituzioni, che intendono limitare i danni della psicosi collettiva con servizi informativi per cittadini e turisti, in molti sembrano credere fermamente alla prossima catastrofe. Almeno sul web.
L’uomo che prevedeva i terremoti – La notizia da diversi giorni conta milioni di pagine su Google, gruppi e discussioni via Facebook, miriadi di link con supposte prove a suffragio della tesi. Ma solo alla fine di questo mercoledì si saprà se lo studio degli astri da parte dello scienziato di Faenza corrisponde all’esatta previsione della devastazione della città eterna. In realtà, da quanto comunica la fondazione in memoria dello scienziato, gli studi di Bendandi non riportano per l’anno in corso un terremoto a maggio, bensì alcuni dei suoi appunti si riferiscono al solo mese di marzo, periodo del terremoto in Giappone, ma riguardano con tutta probabilità alcune macchie solari e l’attività della nostra Stella.