Esiste un computer geopolitico in grado di prevedere le rivolte. Come ci riesce? Analizza il tono e il “sentimento” espresso negli articoli pubblicati dai media e, nel caso dell’Egitto, il cambiamento nei grafici è coinciso realmente con la rivoluzione.
“Il computer Nautilus analizza e calcola i sentimenti che serpeggiano sui media”
Fame di notizie – Lo studio si basa su milioni di articoli, che individuano il sentimento alla base delle recenti rivoluzioni in Egitto, Tunisia e Libia. Anche se l’analisi è retrospettiva, il medesimo processo può identificare un evento futuro. Lo studio di Kalev Leetaru dell’Institute for Computing in the Humanities, Arts and Social Science, dell’Università dell’Illinois ha attinto da una varietà di fonti come enti open source e governativi americani, il monitoraggio della BBC e di altri grandi media, compresi i quotidiani locali sparsi per il mondo. È stato analizzato, per esempio, anche l’archivio del New York Times, dal 1945 a oggi.
Milioni di news - In totale sono più di 100 milioni di articoli che sono stati analizzati in base a due tipi di informazioni: il mood, ovvero il sentimento, se positivo o negativo, e la posizione geografica. Il Nautilus SGI Altix supercomputer ha identificato le parole chiave e i luoghi geografici, con 100 trlioni di correlazioni. A seconda di una specifica interrogazione, il Nautilus ha generato grafici per diversi dei paesi della “primavera araba”.
Trend della rivolta - Nel caso dell’Egitto appare evidente che il sentimento nei media, tocca nel 2011 il minimo storico, come mai avvenuto nei 30 anni precedenti. Ed è l’esatto momento che coincide con la rivoluzione e la deposizione del Presidente Mubarak. (sp)
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