Usando uno di quei tipici ragionamenti pasticcioni da politicante, il ministro degli interni indiano ha chiesto al proprio ministro delle comunicazioni di tenere sotto controllo Twitter e Facebook, nella speranza che tale misura eccezionale permetta di scoprire quei terroristi che usano i social network per pianificare gli attacchi. Non sono molto sicuro che tale “geniale” piano possa avere successo. Difficilmente un terrorista scriverebbe i propri piani su Twitter, magari in 120 caratteri e dopo aver aggiunto un #terrorism o #bomb tanto per non sacrificare la chiarezza.
Secondo le nuove norme per la sicurezza informatica, tutti i siti e provider di servizi sono obbligati a fornire agli organi di sicurezza informazioni sugli account, password incluse, e senza un ordine del tribunale. Non credo che tenere giganti come Facebook sott’occhio farà nulla di diverso dall’innervosire i cittadini, però d’altro canto si tratterà di un sacco di posti di lavoro in più per le forze di polizia...