Due delle ultime novità nei Social Media, Buzz di Google e Facebook Lite, non stanno rispondendo alle aspettative dei loro inventori. La versione smilza di Facebook ha già chiuso i battenti, mentre il servizio social di Google è praticamente composto da una continua pubblicazione, in automatico, dei contenuti.
“L'89% dei post su Buzz non è "umano"”
Su Buzz siamo tutti bot? - Stando infatti a parecchi studi di società di analisi ed esperti dei Social Media, la maggior parte dei post su Buzz proviene da Twitter o news feed: gli utenti di Buzz postano i loro tweet, così non devono aggiornare ciascun servizio, mentre i siti postano gli articoli attraverso l'RSS, senza aggiungere contenuti inediti. Si stima che circa l'89% dei contenuti di Buzz sia oggi generato in automatico.
Leggero ma già morto - Invece Facebook ha chiuso la sua piattaforma light, pensata per agevolare il microblogging e soprattutto per venire incontro agli utenti con connessioni lente. Facebook Lite era molto più basilare, con funzioni molto ridotte rispetto al fratello maggiore: gli utenti scrivevano sul loro wall, postavano foto, video e vedevano i profili altrui. Ma non c'erano applicazioni, che vanno tanto per la maggiore sul network sociale.
Era una furbata - Però le premesse di un Facebook più semplice e leggero sembravano ottimali. Infatti Facebook Lite non era tra i siti nella lista nera delle perdite di tempo in ufficio: gli utenti potevano collegarsi alla versione Lite anche quando Facebook era inaccessibile perché bloccato.