Il CEO di Google, Eric Schmidt, un uomo famoso per le sue strane uscite, ha deciso di prendersi pubblicamente la responsabilità dell’inefficacia di Google nel combattere la minaccia presentata da Facebook. In un discorso alla conferenza D9 di Los Angeles, il CEO uscente ha detto di aver riconosciuto il pericolo per il proprio business rappresentato da una crescita esplosiva dei social network, ma di essere stato troppo coinvolto nella gestione degli affari regolari di Google per reagire efficacemente.
Non sono completamente certo che le cose stiano così: Google si è sempre rivelato completamente incapace di gestire il mercato dei social network sin da quando il sito “in” era MySpace. Il “coming out” sulla questione da parte di Eric Schmidt sembra più che altro un atto di masochismo. In ogni caso Schmidt ha abbandonato la propria posizione di CEO e si occuperà di fare da “ambasciatore” nel mondo per gli interessi di Google. Il suo ruolo è ormai stato ereditato dal co-fondatore Larry Page, che si ritroverà a gestire il gigante dei motori di ricerca in quello che si presenta come un periodo di grandi cambiamenti del mercato. (ga)
Immagine CC World Economic Forum