Avete mai provato a immaginare come potrebbe suonare l'heavy metal dei Metallica se fosse reinterpretato al pianoforte e nello stile di Beethoven? O come sarebbe un pezzo della popstar Rihanna rivisitato in chiave classica alla Mozart? Bene, ora una risposta c'è.
Anzi, la risposta si può addirittura ascoltare, grazie a un sistema di intelligenza artificiale messo a punto di recente da un team di ricercatori di una divisione di Facebook, che ha costruito una "rete di traduzione musicale universale". In pratica, il sistema riceve il file audio di una canzone, lo trasforma in un codice e lo analizza; infine lo decodifica in una nuova versione, suonata con strumenti diversi, con un altro stile e via dicendo. Per ogni canzone che gli viene sottoposta, il sistema di intelligenza artificiale restituisce ben 6 versioni alternative.
Senza conoscere le note musicali. «Vogliamo imitare la capacità dell'uomo di fischiettare un brano musicale appena ascoltato o di suonarlo con uno strumento», spiega Lior Wolf, uno dei responsabili del progetto di ricerca. Ed esattamente come facciamo tutti (o quasi!) quando canticchiamo o fischiamo una canzone, il sistema di IA non legge note musicali o spartiti: se ne fa una rappresentazione con un proprio "linguaggio" e poi, semplicemente, la imita a modo suo.
Per dare un'idea dei risultati che si possono ottenere, i ricercatori hanno diffuso un video dove se ne possono ascoltare delle belle: Always on my mind di Elvis Presley è stata reinterpretata in chiave mozartiana, una musica tribale africana si è trasformata in un pezzo per pianoforte di Beethoven. C'è anche la mitica colonna sonora di Indiana Jones eseguita come un'opera per organo di Bach. I risultati in certi casi sono sorprendenti, in altri più buffi: potete farvene un'idea nel video qui sotto.
Ispirati dai pittori. L'idea, tutto sommato, non è nuovissima. Anzi, gli stessi ricercatori di Facebook hanno spiegato di essersi ispirati alle applicazioni per computer e smartphone (una delle più usate è Prisma) che, dopo aver analizzato gli stili pittorici di grandi artisti del passato, sono in grado di applicare lo stile di un dato pittore a una fotografia. Il risultato? Un paesaggio reale viene trasformato nella versione che avrebbe avuto se lo avesse dipinto Van Gogh, un comune ritratto è rivisitato alla Picasso e così via: «Volevamo ottenere lo stesso effetto», spiegano i ricercatori, «con la musica, che molti considerano un linguaggio universale».
Facebook, che usa già software di intelligenza artificiale per fare funzionare alcuni suoi servizi (per esempio quelli grazie ai quali è possibile vedere tradotti i commenti in lingue diverse dalla nostra), ha dichiarato che per ora non prevede di usare questo sistema per creare un prodotto specifico.
I ricercatori renderanno comunque disponibile il codice alla base di questo progetto per chiunque desiderasse sperimentarlo o semplicemente per stimolare la creatività.