di Luca Forte
Cliff Bleszinski, uno dei game designer più influenti, sostiene che i videogiochi moderni sono diventati molto, forse troppo semplici, ed è per questo che titoli dalla difficoltà infernale diventano veri e propri fenomeni del settore.
"Secondo voi perché titoli come Demon Souls e Dark Souls hanno avuto tutto questo successo?"
Autore di Gears of War
Gears of War
Troppo semplici? - Anche in questo caso Cliffy, questo il soprannome che gli è stato affibbiato durante le prime apparizioni pubbliche, ha espresso un concetto piuttosto chiaro: i giochi proposti da questa generazione hardware sono fin troppo facili. Basti pensare a Bioshock o a Prince of Persia, giochi nei quali era impossibile morire. «Molte software house hanno preferito realizzare giochi più accessibili abbassando notevolmente il livello di difficoltà medio», ha infatti dichiarato Bleszinski qualche giorno fa.
La difficoltà al potere - Questa semplicità porta, secondo lui, i videogiocatori ad abbandonare un titolo: «Spesso e volentieri mi sono ritrovato a spegnere la console per questo motivo. Secondo voi perché titoli come Demon Souls e Dark Souls hanno avuto tutto questo successo?». Bleszinski si riferisce ai due titoli editi da Namco Bandai, famosi nel settore per il loro proibitivo livello di difficoltà, che li ha resi dei veri e propri fenomeni collettivi. Un giocatore, per essere considerato tale, doveva per forza aver provato e finito i suddetti giochi.
La soluzione - Cliff Bleszinski, per evitare questa disaffezione, si prefigge un obiettivo: Gears of War: Judgment, il prossimo capitolo della sua fortunata serie, dovrà far sudare i giocatori per essere completato. Cliffy ha addirittura affermato di considerare un fallimento il mancato raggiungimento di questo obiettivo. Quindi siamo avvisati: il prossimo Gears of War metterà a dura prova le nostre capacità di videogiocatori. (sp)
E3 2012 - Gears Of War: Judgment