Digital Life

I social media: arma dei ribelli kashmiri?

Facebook e YouTube come armi di rivolta.

Facebook e YouTube fanno parlare di nuovo di sé, questa volta in una luce che potremmo definire eufemisticamente come "ambigua": i social media non stanno per niente simpatici agli organi statali di ogni parte del mondo, specie quando la situazione è a rischio. La caratteristica fondamentale di questi mezzi di comunicazione è la loro universalità. Possono essere utilizzati tanto per parlare del proprio gatto quanto per diffondere immagini, video e testimonianze “scomode”. Se poi gli autori di questi upload sono tutt’altro che in buona fede, come gli indipendentisti kashmiri, i rischi di generare altre violenze sono molto alti.

Fast Company ci racconta la storia di Ahmed, un giovane ribelle e guerrigliero pronto a ribadire la sua posizione con una sciarpa attorno alla faccia ed un cellulare con fotocamera in mano: “Sono un soldato anonimo del movimento di resistenza del Kashmir, ed uso Facebook e YouTube per combattere contro l’India”. I filmati di Ahmed sono girati dove i reporter non vanno e non potrebbero andare. Le scene di violenza sono turpi, il montaggio è palesemente amatoriale, fatto da ragazzi (certe scelte musicali, lasciatemelo dire, sono particolari). I contenuti spesso sono esplosivi: poliziotti e soldati regolari che lanciano gragnuole di sassi, bruciano case, attaccano senza esclusione di colpi. Il messaggio è forte, inequivocabile, un inno alla violenza contro il nemico indiano. I gruppi di Facebook e i canali di YouTube saltano fuori come funghi per diffondere video e foto come questi, ed altrettanto in fretta vengono oscurati... In effetti uno dei due paesi interessati dalla lotta degli indipendesti, il Pakistan, ha bloccato entrambi i siti nella loro interezza. L’India, pur essendo da sempre un paese di scelte dure, non è ancora arrivata a tanto.

Come sempre accade, i casi limite mettono a dura prova le norme sulla libertà di informazione: dibattiti sulla permissibilità di gruppi e canali dedicati ad argomenti apertamente negativi impazzano in tutto il mondo. Nel caso del Kashmir, la questione assume un carattere estremo e preoccupante.

30 agosto 2010
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Gli eccessi della Rivoluzione francese raccontati attraverso la tragedia delle sue vittime più illustri, Luigi XVI e Maria Antonietta. La cattura, la prigionia, i processi e l’esecuzione della coppia reale sotto la lama del più famoso boia di Parigi. E ancora: come si studiava, e si insegnava, nelle scuole del Cinquecento; l’ipotesi di delitto politico dietro la morte di Pablo Neruda, pochi giorni dopo il golpe di Pinochet; l’aeroporto di Tempelhof, a Berlino, quando era palcoscenico della propaganda nazista.

ABBONATI A 29,90€

Perché il denaro ci piace tanto? Gli studi spiegano che accende il nostro cervello proprio come farebbe gustare un pasticcino o innamorarsi. E ancora: la terapia genica che punta a guarire cardiopatie congenite o ereditarie; come i vigili del fuoco affinano le loro tecniche per combatte gli incendi; i trucchi della scienza per concentrarsi e studiare meglio; si studiano i neutrini nel ghiaccio per capire meglio la nostra galassia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us