Scott Moulder non ne sarebbe stato molto felice, data la sua mania per i porno, ma l’allucinato agente dell’FBI viveva in tempi più semplici e soprattutto meno informatizzati: oggi invece anche i vizietti devono fare a botte con la cultura della non-privacy.
Si può considerare questo uno dei peggiori crimini contro il Data Protection Act, la legge britannica sulla privacy, da quando questa normativa è stata promulgata.