Google, a quanto pare, medita già da un po’ di aprire una propria versione di iTunes, ma purtroppo le major discografiche non sembra stiano prendendo troppo sul serio l’iniziativa musicale di Mountain View.
Google, infatti, al contrario di Apple non è ancora riuscita a stringere nessun contratto importante di cui si abbia notizia, con la possibile eccezione di EMI Records. Le voci sono iniziate qualche tempo fa, quando Google ha presentato la beta di Music, uno spazio di archiviazione su cloud privo delle licenze necessarie a rendere direttamente disponibile online la collezione di musica dell’utente. Purtroppo tutto quello che viene messo su Music Beta deve essere caricato dall’utente.
La concorrente Apple, invece, lancerà alla fine del mese il servizio iTunes Match che consentirà di accedere da subito a tutti i brani già acquistati su iTunes, senza fastidiosi tempi di attesa e trasferimenti di proporzioni gigantesche.
Il piano di Mountain View è di collegare lo store a Google Music - che al momento ha un limite massimo di 20.000 tracce - facendoli confluire in un unico servizio. Non sarebbe una mossa logica per Google far contare nel massimale di brani collezionati anche quelli che sono stati acquistati online. Non si parla ancora del costo di abbonamento al servizio, sempre se ne avrà uno. Apple farà pagare 25 dollari per Match, Amazon con il suo Cloud Player (che non ha limiti di sorta sulle quantità) chiede 20 dollari. (sp)