A chi naviga in rete non piace aspettare. Il modo migliore per perdere utenti (o clienti)? Un sito che fatica a caricarsi. E se chi è dotato di smartphone è disposto a concedere più tempo ai suoi siti preferiti, chi surfa da casa è implacabile. È la dura legge del web!
“Il segreto del successo di una pagina web? La sua velocità!”
Il tempo? È denaro - Duecentocinquanta millisecondi. Se uno dei siti che stai visitando ci mette un'eternità a manifestarsi nel tuo browser, troppi "millisecondi" insomma, è molto probabile che chiuderai la pagina e sceglierai di andare a farti un giretto da qualche altra parte. Lo sostiene Google, che sta lavorando per rendere il suo motore di ricerca, e l'intero web, sempre più veloce. Quattrocento millisecondi di ritardo in una ricerca, infatti, sempre secondo i loro studi, sono sufficienti per fare desistere anche il navigatore più paziente. E quattro utenti su cinque abbandonano la pagina che stanno visitando se un video si blocca durante il caricamento. Sembra quasi che ci siamo dimenticati dei vecchi modem, abituati come siamo a velocità sempre maggiori.
Chi va piano va lontano? - Nel mondo veloce del web, a dispetto degli adagi popolari, a nessuno piace rallentare. Una pagina in rete, in media, impiega sei secondi per caricarsi completamente se stai navigando da un computer, nove secondi sui dispositivi mobili, a causa della maggiore lentezza delle connessioni. Negli Stati Uniti la media si abbassa a tre secondi e mezzo. Per questo Google prevede che il mercato premierà chi riuscirà a rendere il proprio sito più usabile - e rapido - per chi naviga da smartphone o da tablet. Ogni millisecondo conta, aggiungono. Abituati ad accedere a qualsiasi tipo di informazione subito, e consapevoli che quello che non troviamo immediatamente da una parte sarà disponibile da un'altra, non siamo più disposti ad aspettare. (sp)
Chiara Reali
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