Dopo 10 anni di onorato servizio, il logo Google si rinnova. I colori sono vivaci e richiamano quasi la primissima versione, usata sul motore di ricerca quando non era così conosciuto (e di bell'aspetto) come è oggi. Ma il ringiovanimento del simbolo di Google è solo la facciata della profonda opera di cambiamento che ha subito l'interfaccia di Google, e che adesso analizzeremo insieme.
L'innovazione più grande, infatti, è l'interfaccia della ricerca a tre colonne, con la colonna destra dedicata alla pubblicità, quella centrale naturalmente destinata ai risultati e quella sinistra ai controlli sulla ricerca. È proprio la colonna sinistra il fulcro dell'opera di cambiamento. Dopo aver fatto una ricerca qualsiasi, nella parte superiore della colonna "di controllo" è possibile scegliere su che tipi di risultati rifinire la ricerca (ad esempio immagini, video, discussioni, blog, ...).
Ma questo è solo uno dei controlli più grossolani: subito sotto, è possibile specificare tante altri parametri, dai limiti temporali fino a proprietà particolari del tipo di risultato cercato (ad esempio la durata, per i video). È dunque possibile ricercare con molta più efficacia e meno sforzo: se la maggior parte dei controlli di rifinitura della ricerca era già disponibile (cliccando su "Ricerca avanzata", è anche vero che una posizione così "scomoda" e lontana ne disincentivava l'utilizzo e, di certo, adesso molti più utenti ne usufruiranno appieno. Sono anche presenti nuove opzioni, come ad esempio la possiblità di inserire più o meno siti di e-commerce, nel caso la nostra ricerca sia fatta su una chiave che corrisponde a qualche gingillo tecnologico di ultima generazione.
Ricerca più efficace e semplice, dunque. Ma non è l'unica novità: sono infatti presenti anche due strumenti nuovi, di utilizzo non quotidiano, per l'utente medio, ma di indubbia utilità: la Sequenza temporale e la Wonder Wheel. Il primo strumento consente di avere una visualizzazione della distribuzione temporale dei risultati rispetto ad una data ricerca e, dunque, permette di analizzare l'evolversi dei trend di ricerca. L'altro strumento consente di muoversi tra argomenti simili attraverso una navigazione che graficamente è molto "neurale".
I tempi in cui Google era fatta solo di link blu sono andati via. E a Mountain View promettono che è solo l'inizio.