di Chiara Reali
Mountain View non si riposa mai. Google cambia ancora e, questa volta, a farne le spese saranno i siti ottimizzati per scalare le vette del motore di ricerca. Nel tentativo di rendere ancora più intelligente GoogleBot. Vuoi scoprire come?
"Google si preoccupa di non inquinare... i risultati del suo motore di ricerca!"
Aria di cambiamenti - Troppe parole chiave o troppi link per risultare primi nella corsa che, tutti giorno, ogni sito combatte: quella delle statistiche e degli accessi. Che, in buona parte, arrivano proprio da Google. In italiano si chiama ottimizzazione, in inglese - e per gli amici - SEO ovvero Search Engine Optimization. Quando si parla di ottimizzazione si intendono cambiamenti e miglioramenti sia nel codice HTML dei siti che nei contenuti. Un buon SEO aiuta il posizionamento nelle pagine di risposta dei motori di ricerca, un ottimo SEO porta dritti sul podio. Ma ora le regole cambiano. E un ottimo SEO potrebbe finire per penalizzare i siti. Perché?
Al tuo servizio - C'è chi, delle regole - segretissime! - di Google per arrivare primi se ne approfitta. Riempiendo le pagine solo di giochetti volti a vincere e non di contenuti. A Mountain View, per migliorare ancora, hanno deciso che devono essere i contenuti, a essere premiati. La modifica verrà applicata nel corso dei prossimi mesi. Le nostre ricerche miglioreranno? Speriamo. I siti colpiti da questo provvedimento dovrebbero essere solo quelli di spam, o le content farm, che ti fanno perdere tempo quando cerchi informazioni su qualche argomento o qualche prodotto. Non possiamo che augurarci che sia davvero così ma che, allo stesso tempo, non vengano penalizzati quei siti che badano sia alla sostanza che alla sua presentazione. (sp)