Dopo aver sviluppato un software apposito per il VoIP e le videochiamate (un progetto open sourche battezzato WebRTC), Google ha già stabilito quale sia il modo migliore per usarlo: con Chrome.
Perchè unire una simile potenzialità ad un browser? Se pensiamo alla galassia di Google, vediamo che c’è già un’app che funziona all’interno di qualsiasi browser e permette di videochiamare. Sto parlando di Gmail, chiaro, che per ora usa un plugin apposito. Non ce ne sarebbe più bisogno se venisse tutto integrato sulla stessa piattaforma assieme a Google Voice.
Il bersaglio qui è Skype, la cui acquisizione da parte di Microsoft ha creato un intero nuovo mercato per Redmond che potenzialmente non aveva concorrenti dello stesso calibro, almeno fino all’annuncio di Google, che ha proclamato la creazione di un progetto per ridefinire le videoconferenze e la comunicazione peer to peer. Vale la pena notare che sebbene sia un dato di fatto che Microsoft abbia progetti simili per Skype, finora è rimasta parzialmente silenziosa a riguardo.
Google ovviamente non vuole fermarsi a Mac e PC, ma ormai vive con Android e gli smartphone in mente. Una piattaforma condivisa da tutti, anche da coloro che hanno smesso di avere il computer come perno della propria vita online: è il progetto a lungo termine di Mountain View - un sogno che accomuna con i rivali di Apple.