Google News tenta l’impossibile, ossia una diffusione social presso i giornalisti che, non sono le creature più tolleranti verso la concorrenza. Il problema con Google News era che spesso le notizie apparivano per prime su giornali a diffusione limitata ma la parte del leone la facevano i riassunti pubblicati sulle grandi testate. Il maggior numero di link, infatti, puntava ai giganti dell’editoria.
Il nuovo “trucco” per ottimizzare il traffico consiste in un’etichetta definita Standout che i giornali online potranno usare per un massimo di sette volte a settimana per i propri articoli, ma un numero infinito di volte verso i concorrenti. L'etichetta equivale a una sorta di "voto di fiducia" che conferisce un vantaggio mediatico concreto agli articoli contrassegnati. Il sistema dovrebbe incoraggiare a dare il giusto credito alle notizie e permettere alle fonti di informazioni di supportarsi a vicenda in un mercato sempre più competitivo. È probabile che alcuni giornalisti aderiranno all'iniziativa del gigante di Mountain View, ma la verità è che (secondo me) saranno pochi i responsabili delle linee editoriali che troveranno l'idea entusiarmante - a meno di non essere forzati - come sembra essere intenzionata a fare Google.
Sono anche curioso di scoprire cosa escogiteranno i SEO più malandrini, ossia gli esperti di posizionamento nei motori di ricerca, per fregare il progetto messo in piedi da Google. Il cosiddetto “astroturfing” - una tecnica marketing per creare a tavolino una cronistoria web positiva su un prodotto, un'idea, o in questo caso un prodotto editoriale - è la prima cosa che viene in mente. C'è da dire che Google punisce severamente questo tipo di "trucchi" che, tutto sommato, il gioco non vale la candela.
Generando il suo bravo miliardo di click al mese, Google è il carburante con cui si muove l’intero mercato dell'editoria, ma non è detto che Mountain View sia davvero in grado di modificare gli atteggiamenti degli addetti ai lavori. (sp)