Google ha fatto della "filosofia open" il suo vessillo, ma a quanto pare se ci sono delle buone ragioni è ben pronto a ritornare sui propri passi e rinnegare l’apertura totale prima che il gallo canti tre volte.
E’ il caso dei dati utente: per anni Google ha permesso di scaricarli senza alcuna limitazione. E’ per questo che finora abbiamo potuto iscriverci su Facebook e far cercare al social network quali altri amici della nostra lista di contatti di Gmail sono sulla piattaforma. D’ora in poi non sarà più così, perchè Google ha inserito una nuova clausola nei suoi termini di servizio: la reciprocità. Solo chi fornisce accesso agli stessi dati tramite la propria API potrà ottenere quelli di Google.
Un momento, vi sento dire: e come mai Hotmail e Yahoo! continuano a permettere a Facebook di frugare tra le informazioni degli utenti? La risposta è facile: Microsoft e Yahoo! hanno degli accordi di tipo commerciale con il social network di Mark Zuckerberg, ovverosia sono stati pagati per lasciare a Facebook questo privilegio. Google consentiva l’operazione per spirito di apertura.
C’è da dire che quando un concorrente diretto inizia a metterti in pericolo con le tue stesse armi, è il caso di tagliare la corda prima di strangolarti da solo. E le motivazioni sono valide: è ora che Facebook la pianti di essere un cimitero di dati personali. E’ importante che il sito offra all’utente la possibilità di migrare altrove contatti, mail, numeri di telefono qualora quest'ultimo decida un giorno di andarsene.