Digital Life

Le novità di Google I/O : Google+, Hangout, mappe, giochi e musica

Google+ rivoluzionato, Hangout che diventa un'app, Google Maps ancora più spettacolari, una piattaforma di gioco multiplayer e soprattutto un servizio musicale personalizzabile che fa concorrenza a Spotify: ecco i principali annunci del primo giorno del Google I/O

Il primo giorno di I/O, la conferenza degli sviluppatori di Google che si sta svolgendo al Moscone Center di San Francisco (leggi le anteprime), culminato nella conferenza (il cosiddetto keynote) di Larry Page, ceo e cofondatore del motore di ricerca, è stato ricco di novità.
A iniziare da Google+ arrivato ormai a quota 190 milioni: diventerà più smart e intuitivo attraverso una vera e propria rivoluzione strutturale e grafica. Le novità coinvolgono anche Hangout - il sistema messaggistica istantanea di Google+ - che diventa un'applicazione a se stante - e le Google Maps che adesso includono anche Google Earth e Street View. Senza dimenticare l'arrivo del Google Play Game che permetterà - finalmente - di sfidare amici o perfetti sconosciuti in modalità multiplayer e del Google Play Music All Access per ascoltare migliaia di brani musicali in streaming per soli 9,99 dollari al mese.

Ecco tutte le novità nel dettaglio

Il restyling di Google+ si presenta all’appuntamento con una Home a tre colonne, immagini più grandi e un aiuto per scegliere gli hashtag (le etichette) più appropriati da associare agli scatti.
È infatti proprio la sezione dedicata alle fotografie quella che propone le novità più interessanti. Spuntano un backup per salvare gli scatti in automatico e una funzione per mettere in evidenza le immagini meglio riuscite, anche grazie a strumenti di fotoritocco che correggono colore e saturazione per migliorare in un attimo i tuoi ricordi.
Google ha pensato anche a un tool per creare delle “composizioni” con più scatti, anche sotto forma di gif animate. Tutto ovviamente da condividere in un clic. Più foto, quindi, anche più spazio: il limite per gli upload, infatti, passa da 5 a 15GB.


Google+ restyling e il “plus” delle foto

Chi frequenta Google+ già da un po' avrà sicuramente già sperimentato Hangout, o si sarà comunque accorto della presenza del servizio di videochat e messaggistica istantanea presente sul social di Google. Bene. Il colosso di Mountain View, con un colpo di mano, manda in pensione Google Talk, Google Messenger e lo stesso Hangout di Google+ per riunire tutto in una nuova applicazione disponibile per Android, iOS, Mac e PC tramite browser.

Il suo nome? Hangouts! Dov'è quindi la vera novità? L'applicazione non propone più l’elenco dei contatti bensì la lista delle conversazioni recenti come se si trattasse delle vecchie chat room a cui possono partecipare un massimo di 10 persone. Il programma, poi, salva tutto online e permette di scrivere messaggi anche quando gli amici non sono collegati: una sorta di conversazione in “differita”. Il servizio, grazie allo zampino del cloud, consente agli utenti di ridare un'occhiata a vecchie conversazioni, di visualizzare le foto condivise, ma anche di tenere d’occhio la cronologia delle chiamate video. Senza dimenticare che l’accesso alle conversazioni può avvenire da qualsiasi dispositivo dove sia installato Hangout, oppure tramite browser su computer.

Hangouts anche per iOS, Mac e PC

Come sta Larry Page?

Il CEO di Google sta meglio. Diciamo che il peggio è passato. È lui stesso, dal palco del Moscone Center, a raccontare la sua disavventura con un filo di voce: il suo silenzio negli ultimi mesi era dovuto a una paralisi delle corde vocali da cui si sta lentamente riprendendo.

Confermata l’indiscrezione di ieri che ipotizzava un completo restyling delle mappe del colosso del web. Non si tratta solo di un cambio di look: Google ha precisato di aver sviluppato da zero l’intera applicazione.
Ma procediamo con ordine. Le mappe di Google adesso offrono una visualizzazione a tutto schermo con un box di ricerca posizionato nell’angolo superiore sinistro per trovare esercizi commerciali nei dintorni. Le mappe vi mostreranno i luoghi che avete già visitato e vi suggerirà quelli che, in base ai vostri gusti personali, potrebbero interessarvi. Insomma, più le usate e più le informazioni saranno su misura per voi.

Semplificata anche la procedura per ottenere le indicazioni per raggiungere la vostra meta. Le Google Maps sanno dove sei (grazie al GPS) e quindi basta un tocco per attivare il “navigatore” che è in grado di confrontare il tempo di percorrenza necessario per arrivare a destinazione in auto, a piedi, in bici, in treno o con altri mezzi pubblici. Anche tenendo conto del traffico e di eventuali incidenti stradali. Tutto in tempo reale.

Google ha anche annunciato l’integrazione della mappe con Google Earth per visualizzare in 3D città o l’interno di alcuni edifici direttamente nel browser - senza la necessità di installare software o plugin - e l’aggiunta di Street View per una visualizzazione a livello stradale. Un tripudio di informazioni e immagini del luogo in cui ti trovi, di quello dove stai andando e di quello che sogni - prima o poi - di visitare.

Le nuove Google Maps per fare il giro del mondo

Come sta Larry Page?

Il CEO di Google sta meglio. Diciamo che il peggio è passato. È lui stesso, dal palco del Moscone Center, a raccontare la sua disavventura con un filo di voce: il suo silenzio negli ultimi mesi era dovuto a una paralisi delle corde vocali da cui si sta lentamente riprendendo.

Confermata l’indiscrezione di ieri che ipotizzava un completo restyling delle mappe del colosso del web. Non si tratta solo di un cambio di look: Google ha precisato di aver sviluppato da zero l’intera applicazione.
Ma procediamo con ordine. Le mappe di Google adesso offrono una visualizzazione a tutto schermo con un box di ricerca posizionato nell’angolo superiore sinistro per trovare esercizi commerciali nei dintorni. Le mappe vi mostreranno i luoghi che avete già visitato e vi suggerirà quelli che, in base ai vostri gusti personali, potrebbero interessarvi. Insomma, più le usate e più le informazioni saranno su misura per voi.

Semplificata anche la procedura per ottenere le indicazioni per raggiungere la vostra meta. Le Google Maps sanno dove sei (grazie al GPS) e quindi basta un tocco per attivare il “navigatore” che è in grado di confrontare il tempo di percorrenza necessario per arrivare a destinazione in auto, a piedi, in bici, in treno o con altri mezzi pubblici. Anche tenendo conto del traffico e di eventuali incidenti stradali. Tutto in tempo reale.

Google ha anche annunciato l’integrazione della mappe con Google Earth per visualizzare in 3D città o l’interno di alcuni edifici direttamente nel browser - senza la necessità di installare software o plugin - e l’aggiunta di Street View per una visualizzazione a livello stradale. Un tripudio di informazioni e immagini del luogo in cui ti trovi, di quello dove stai andando e di quello che sogni - prima o poi - di visitare.

Le nuove Google Maps per fare il giro del mondo

I giocatori Android lo reclamavano a gran voce e Google, finalmente, ha esaudito i loro desideri: la modalità multiplayer fa il suo ingresso in Google Play Game Services. La verità è che il colosso di Mountain View ha messo a disposizione degli programmatori una serie di strumenti di sviluppo (chiamati in gergo API) che consentono di dare uno scossone ai futuri titoli per Android.


Si parte dall'introduzione della funzionalità Cloud Save per caricare i salvataggi dei giochi sulla piattaforma cloud di Google e di sincronizzarli tra i vari dispositivi. Seguono a ruota le feature Achievement, ovvero la possibilità di raggiungere determinati obiettivi (o punteggio) e di ricevere in cambio un badge a riprova della vostra bravura, e le Leaderboard, ossia le classifiche per confrontare i propri risultati con quelli degli altri giocatori.
E, ovviamente, anche la modalità Multiplayer per sfidare i propri amici, o perfetti sconosciuti sparsi in giro per il mondo. Adesso la palla passa agli sviluppatori che dovranno inventarsi, o adattare, giochi all’altezza di quelli presenti sugli scaffali dell’App Store di Apple. Ci riusciranno? Speriamo.

Ultimo, ma non meno importante, è l’annuncio del Google Play Music All Access, ovvero la risposta del colosso di Mountain View a servizi come Spotify, Pandora e Deezer: una piattaforma per accedere a un immenso archivio di brani da ascoltare in streaming e personalizzabile in base ai propri gusti musicali. È una sorta di radio fai-da-te per ascoltare solo quello che vi piace. È ancora un mistero quando Google Play Music sarà disponibile a livello mondiale, o per lo meno in Italia, ma negli Stati Uniti l’abbonamento mensile costa 9,99 dollari - quindi in linea con i concorrenti - e 7,99 per chi sottoscriverà l’abbonamento entro giugno.

16 maggio 2013 Silvia Ponzio
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