Google è probabilmente stufo di ascoltare le lamentele delle major cinematografiche, televisive e musicali, ed ha giurato ieri tramite Kevin Walker, consigliere e portavoce sul blog Google Official Policy, di voler trovare una maniera migliore per proteggere i contenuti coperti da copyright.
Un’altra accusa mossa al motore di ricerca riguarda il quantitativo di risultati “pirateschi” che appare quando si va a caccia di musica ed altri contenuti. Google cercherà di promuovere i siti che proteggono il copyright, ma le major continuano ad odiare la corporation e a ritenerla una complice di chi salassa i loro guadagni. “Google Search invariabilmente punta i consumatori che cercano musica o intrattenimento digitale ai siti illegali”, ha fatto sapere un portavoce della BPI.
Immagine CC di Olarte.Ollie