di Peppe Croce
Non passa giorno che Google non faccia parlare di sé. La notizia di oggi è l'algoritmo "Automatic large scale video object recognition", ossia l'ultimo brevetto depositato da Mountain View che riguarda i file video. La nuova tecnologia permetterà di riconoscere il contenuto all'interno filmati di YouTube.
"Google vuole catalogare il web, video compresi.
E la privacy?"
Ti cerco su YouTube -
tutelare la privacy oscurando i volti
Il catalogo del web - A che serve tutto ciò? A catalogare ancora più contenuti su internet e a potenziare la ricerca semantica, da poco lanciata negli Stati Uniti. Giusto per fare un esempio: una buona parte dei contenuti del web sono notizie e una buona parte delle notizie sono di politica. Molte Tv nazionali ormai caricano servizi o Tg interi su YouTube, con un minimo di descrizione che non sempre è sufficiente a capire di cosa tratti il video. Google, grazie al riconoscimento automatico dei volti, sarà in grado di sapere quali di questi video parlano del Presidente della Repubblica - o di qualunque altro personaggio pubblico - e quali sono ambientati in un determinato luogo, come la Camera dei Deputati o il Senato.
Una ricerca tutta nuova - Chi pubblica contenuti sul web avrà così meno lavoro da fare per farsi trovare da Google e, allo stesso tempo, chi effettua una ricerca otterrà più risultati. E più accurati, se questa tecnologia si dimostrerà affidabile e veloce. Ci sono, ovviamente, i soliti problemi di privacy. E anche grossi perché se Google deciderà che Tizio è un personaggio pubblico allora la sua vita sarà segnata: diventerà praticamente tracciabile ovunque ci sia una telecamera accesa. (sp)