di Peppe Croce
Il colosso del web ha deciso di mettere in piedi una task force di esperti per intercettare possibili rischi per la privacy derivanti dall'uso dei suoi prodotti. E pubblica un annuncio di lavoro.
"Google corre ai ripari: Plus non dovrà avere i problemi di Facebook"
Cercasi Red Team -
annuncio di lavoro per cercare ingegneri del software specializzati in privacy
Privacy Red Team
Mai più multe - Google, a dire il vero, sulla privacy si è già scottata più volte. L'ultima è stata la peggiore, con una multa da 22,5 milioni di dollari comminata dalla FTC - la Federal Trade Commission americana - per aver inserito un codice di tracciamento degli utenti che utilizzavano il browser Safari all'interno dei banner del network pubblicitario DoubleClick. Google, più di recente, invece, ha dovuto affrontare il problema della distruzione dei dati raccolti "inavvertitamente" durante le esplorazioni in auto per Street View.
La privacy non è un Plus - A tutto questo si aggiunge una sfida ancor più grossa, derivante dal suo ultimo - e nel lungo periodo il più importante - prodotto: Google Plus. Il colosso di Mountain View, per dare vita alla sua identity platform con social network annesso, ha già dovuto unificare le regole della privacy di tutti i suoi prodotti. Se gli ingegneri non stanno molto attenti, però, Plus rischia di fare la fine di Facebook: un social dove la privacy è un optional. Se Plus avrà il successo che Big G spera, il nuovo Privacy Red Team avrà molto da lavorare. (sp)