di Alessia Vicinanza
Da quando il trailer del film “Innocence of Muslims” (“L’innocenza dei Musulmani”) è arrivato sul web di cose ne son successe. Ora il Governo dell’Iran ha preso una decisione di oscurare Google.
"La decisione sarebbe dovuta al rifiuto di Google a censurare il video da YouTube"
Addio o arrivederci? - Stando alle parole di Abdolsamad Khoramabadi, membro dell’organismo statale responsabile dei crimini e della censura online, “Google e Gmail verranno filtrati fino a nuove disposizioni”. Non se ne vede la fine dunque, e i cittadini iraniani rimangono senza i servizi di BigG per colpa di un video anti-musulmani a cui si erano interessati solo in parte.
Sempre peggio - A quanto pare, in effetti, se da un lato si sono scatenate proteste anche violente, dall’altro una percentuale della popolazione si è completamente disinteressata del fatto; il problema è che si ritrova rilegata ad un internet ancora più “zoppo” di quello a cui era abituato. La censura del paese è già molto alta – quarto nella classifica mondiale, dietro a Eritrea, Corea del Nord e Siria – ma questa manovra sembra penalizzare ancora di più gli utenti abituali.
Grandi progetti - In realtà potrebbe trattarsi di un piccolo passo all’interno di un cammino ben più lungo: il governo vorrebbe costituire un proprio web, chiuso al mondo esterno, in modo da preservare tutte le informazioni delicate, altrimenti messe a rischio. Dopo i danni accusati per colpa di Stuxnet (un worm che si era infiltrato fra le informazioni legate alla disponibilità nucleare) il governo dell’Iran starebbe elaborando un sistema di filtraggio totale.
Efficacia in dubbio - Per ora tantissimi cittadini riescono comunque ad accedere ai siti oscurati. Ti basta pensare che ci sono oltre 17 milioni di iscritti a Facebook. Bisogna capire quanto sia utile un provvedimento del genere, che sia nei confronti di Google o dell’intero web.