di Alessia Vicinanza
Ah, questi asiatici! Sono in tanti, e spesso li vedi in giro a fare i classici turisti in gruppo e con la fotocamera sempre in mano. E la videocamera invece? Anche, infatti YouTube è altrettanto affollato.
"Gli asiatici sono sempre più seguiti su YouTube:
In cima alla lista - Se fino a qualche anno fa tutto ciò che credevamo fossero in grado di fare in video erano gli involtini primavera e i calci di Kung Fu, ora te li ritrovi sempre più spesso protagonisti di filmati di ogni tipo. Ma perché? Cosa li rende così popolari? Infatti, non solo sono numerosi, ma nella Top 10 delle persone con più iscritti al proprio canale di YouTube ci sono tre asiatici. Idem per quanto riguarda le protagoniste femminili.
cosa li rende così popolari?"
Nuove proposte - Rapper, attori, autori di sit-com: ce n’è per tutti i gusti. La motivazione ce la spiega Freddie Wong, videomaker e musicista attualmente alla sesta posizione della classifica. Semplicemente, dice: «Noi stiamo facendo la nostra parte, e funziona perché è nostra». In altre parole si stanno allontanando dagli stereotipi che li hanno caratterizzati fino a oggi e stanno creando materiale completamente nuovo e originale. La libertà di internet offre la possibilità di esprimersi, al punto che molti iniziano a preferirlo a Hollywood.
Modelli latitanti - I loro video funzionano su YouTube perché gli altri media li hanno sempre rilegati ai soliti ruoli. Basti pensare che l’unico asiatico a superare il milione di follower - prima di questo grande boom asiatico - era Bruce Lee. L’attrice Kim Evey - metà coreana e metà americana - ricorda ancora di come in TV gli unici occhi a mandorla fossero quelli del giornalista Connie Chung, e di due attrici di sitcom, fra cui Kellye Nakahara in M*A*S*H. Ben poco materiale da cui trarre ispirazione, come fa notare anche Bernie Su, un autore di web series.
Altro che Bollywood - Gli asiatici, insomma, hanno capito come farsi valere e avere successo anche nel mondo dei video online a quanto pare. Tempo che i grandi magnate di cinema e pubblicità se ne accorgano, e probabilmente ce ne saranno ancora di più. (sp)